Studio Sardelli

Strumenti

L’uomo si differenzia dagli altri mammiferi per la sua capacità di costruirsi gli strumenti necessari per raggiungere i suoi obiettivi.
La cassetta degli attrezzi che ciascuno di noi ha, deve contenere tutte le cose che ci servono per fare al meglio il nostro lavoro.
Quelli elencati di seguito sono gli strumenti che utilizzo per svolgere il lavoro di Consulente di Management.

Comunicazione: competenza indispensabile per entrare in relazione con gli altri e lavorare all’interno di un gruppo.
Gestione di una riunione: se all’interno dell’azienda le persone non sanno fare delle riunioni efficaci che risolvano i problemi, la confusione regnerà sempre sovrana.
Diagnosi organizzativa: all’interno dell’azienda tutte le attività che si fanno devono seguire dei flussi produttivi che siano intrinsecamente logici.

Persone giuste al posto giusto: quando i flussi produttivi sono intrinsecamente corretti, occorre che le persone che ricoprono i ruoli di responsabilità abbiano: sia le competenze, sia le capacità relazionali per svolgere al meglio il proprio lavoro.

Compatibilità caratteriale: quando i processi sono intrinsecamente corretti, quando le persone che ricoprono i ruoli di responsabilità hanno le competenze necessarie, ma l’organizzazione non funziona bene, occorre agire ad un livello diverso da quello organizzativo per risolvere i problemi.
Organigramma, per descrivere l’azienda: la rappresentazione della propria organizzazione con una fotografia è lo strumento principe di comunicazione all’interno dell’azienda.
Processi e Procedure: scrivere e descrivere quello che si deve fare per svolgere il proprio lavoro è il modo migliore per rendere più efficiente l’azienda e gestire la conoscenza sedimentata nel tempo.
Knowledge Management: gestire il patrimonio di informazioni, esperienze e buone prassi, accumulato nel tempo, è strategico. Quest’attività è necessaria per il mantenimento della conoscenza all’interno dell’azienda.
Controllo di gestione: costruire degli indicatori (KPI) che descrivano sinteticamente come sta andando la nostra organizzazione e riportarli all’interno di un cruscotto (dashboard), è l’unico modo per intervenire tempestivamente nella gestione dell’azienda.
Mission, Vision, Valori, Strategia, Strumenti: se dove vuoi arrivare è confuso, se il terreno nel quale ti muoverai è sconosciuto, se la motivazione di fondo che muove la tua azione è nascosta, se ti manca una solida pianificazione, se non conosci le risorse a tua disposizione, avrai sempre delle difficoltà nel realizzare i tuoi progetti.
Team Building: se desideri raggiungere grandi obiettivi devi avere ottimi compagni di viaggio che lavorino, con te e tra di loro, in modo integrato e con piacere.
Project Management: utilizzare l’approccio del P.M. per confrontarsi con le problematiche aziendali, definendo chiari obiettivi da raggiungere, consente di risolvere anche le situazioni più complicate e aiuta a mettere ordine fra tutte le cose da fare.
Formazione professionale: come dicono a Napoli: “Nessuno è nato imparato”, ogni azienda deve dedicare il tempo necessario per mantenere “affilate” le capacità dei propri collaboratori. La formazione continua deve diventare una “forma mentis” aziendale.
Coaching e Counselling: sia l’organizzazione, sia gli individui, possono trovarsi in situazioni di impasse, imparare a chiedere aiuto e farsi aiutare per ritrovare le risorse interiori, costruendo autonomamente una via d’uscita, rimane sempre la soluzione migliore.
Inserimento di nuove figure professionali: l’azienda è un organismo in continuo mutamento, fare molta attenzione alle persone che entrano a farne parte è importante, la selezione del nuovo personale è un’attività strategica che va gestita con attenzione.
Sistemi premianti: le persone devono conoscere cosa ci si aspetta da loro e devono ricevere degli incentivi quando raggiungono gli obiettivi fissati, costruire un sistema (MBO) equo e sfidante aiuta moltissimo nella gestione dei collaboratori.
Gestione dei conflitti: avere una persona terza che abbia le competenze per gestire le situazioni conflittuali è importante, ma ancora più importante è imparare a gestire le situazioni in modo da evitare che i conflitti si generino.
Integrazione Generazionale: la cattiva gestione di questo momento (chiamato in modo sbagliato “Passaggio”), è una delle cause principali di mortalità aziendale: strutturare l’azienda in modo che questo momento non generi traumi è il primo passo da compiere.
Leadership motivante: un vecchio adagio dice che: “Il pesce puzza sempre dalla testa”, questo è vero anche in azienda. I manager devono avere la capacità di delegare in modo inclusivo e saper lavorare quotidianamente sulla motivazione dei loro collaboratori.
Enneagramma: bussola relazionale che aiuta le persone ad aumentare la loro autoconoscenza e migliorare la comunicazione interpersonale all’interno del gruppo di lavoro.